Nel bene o nel male, il Capitano è sempre il Capitano.
1994 - Viaggio Nucleare
Schacht Asse II - Viaggio Nucleare
Due francesi tramano vendetta.
Giovedì 10 Giugno 1994, ore 22;30. Parigi, Ristorante Madame Brasserie, Primo Piano Tuor Eiffel.
Thierry Leclerc e Christophe Dubois hanno appena finito di cenare con le rispettive mogli hanno appena finito di cenare nel famoso (per cosa lo sanno solo i francesi) ristorante.
Thierry ha compiuto 34 anni quel giorno e sono stati costretti a portare le mogli in quel costoso ristorante. Christope ne ha 32, hanno bevuto molto vino francese che sa di merda e sono entrambi alticci.
Fanno parte del Motoclub de Vincennes e che gli ha dato una mano a preparare un viaggio che avrà inizio il Lunedì 19 Giugno.
Le mogli parlano fra loro separatamente, hanno capito le condizioni dei mariti e sono un po' schifate
Thierry è una testa calda, in passato ha avuto problemi con la legge, questioni di droga, e anche ora, con moglie e figli, non è cambiato molto.
Christophe ha solo un difetto, è molto influenzato dalla personalità ossessiva di Thierry e si comporta come lui, anche lui a avuto qualche problema con la legge, niente droga, risse, piccoli furti. E anche lui con l'avvento di moglie e figli non ha cambiato molto il suo stile di vita.
Lavorano entrambi come operai in una azienda metalmeccanica francese, nei dintorni di Parigi, si ritengono grandi piloti motociclisti, ma la realtà è che sono pericolosi, per loro e soprattutto per gli altri piloti. Nessuno dei due ha esperienza nel vero fuoristrada, ma il poco criterio li fa sentire maghi anche con moto pesanti come quelle che guidano.
Quando la discussione entra nel merito del viaggio che li aspetta, Thierry chiede all'amico: "Hai sentito gli Italiani? Quello stronzo con il cognome strano, con la Cagiva 900 cc, ci ha umiliato 2 anni fa andando a Capo Nord, dobbiamo fargliela pagare. Ci a fatto fare la figura degli idioti in fuoristrada. Quest'hanno non succederà, a costo di farlo cadere".
Christophe gli risponde: "Si chiama Emmanuel Mazzucchellì o Mazzocchettì, ma lo chiamavano tutti Lele. Ci siamo sentiti al telefono, so che quest'anno a deciso di venire con una moto nuova, è uguale alla 900 che ha ancora e che vale un sacco di soldi perché l'annata del 1990 era una serie speciale, ma questa è 750 cc, come le nostre. So che è una gran moto anche questa, ma è più adatta ai viaggi che al fuoristrada. Comunque non sarà facile metterlo in difficoltà, corre il Campionato Italiano di Cross, lo fa a tempo perso e non partecipa a tutte le gare perché non ha tempo, ma quando gareggia fa sempre ottimi tempi e ha vinto tante tappe".
Ma Thierry, l'imbecille, non si scoraggia e dice all'amico: "Quello che non si riesce a fare con le buone lo si fa con le cattive, voglio vederlo a terra nei tratti fuoristrada della Foresta Nera, e tu mi aiuterai. In due non possiamo avere problemi a stringerlo e a farlo cadere".
Christophe non è molto convinto e pensa: "Si, se riusciamo a farlo stare dietro, ma quello pilota davvero bene, qualsiasi moto". Ma sempre sottomesso a Thierry gli risponde: "Tranquillo, sai che puoi sempre contare su di me. sei tu il capo".
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