Nel bene o nel male, il Capitano è sempre il Capitano.
1994 - Viaggio Nucleare
Prologo
Preparazione Viaggio
Giovedì 16 Giugno 1994, ore 21;00. Villagrande di Montecopiolo - PU - Garage Famiglia Mazzocchetti.
In realtà non cera molto da preparare, era un viaggio di una 10 giorni, e teoricamente non doveva essere molto impegnativo.
Eravamo otto piloti con buona esperienza, ci eravamo conosciuti due anni prima andando a Capo Nord, a parte il Paolo Serafini, un mio grande amico dai tempi dell'Università, che era un buon pilota ma era il suo primo viaggio estero. Oltre a noi due, unici italiani, c'erano quattro francesi, di cui due poco simpatici, e due spagnoli. Con uno di questi ultimi, Josè Dominguez, ero particolarmente legato perché era un ragazzo semplice, educato, sempre disponibile e negli anni precedenti avevamo viaggiato spesso insieme, lui era venuto a trovarmi in Italia e io ero andato a trovarlo a Madrid, ci sentivamo quasi ogni due settimane, insomma eravamo diventati buoni amici.
Il percorso era stato pensato dal "Motoclub de Vincennes", una associazione motociclistica parigina, ma in particolare dai quattro francesi che ne facevano parte.
Personalmente il tracciato mi sembrava un po’ dispersivo e molto comodo per i francesi che praticamente facevano meno chilometri, mentre noi Italiani e i due ragazzi spagnoli ne facevano molti di più, ma in fondo era quello che desideravamo, i francesi avevano fatto tutte le prenotazioni degli Hotel, ci avevano inviato le mappe di ogni tappa, insomma si erano dati da fare e noi avevamo solo inviato i soldi per le spese e per un piccolo compenso al Motoclub francese.
Io all'epoca avevo tre moto, una Cagiva 900 Elefant Lucky Exporer I.E. del 1990 (Serie Speciale Limitata), acquistata con una fortuna pazzesca nel Gennaio del 1991 da un ragazzo che si sentiva un grande pilota, aveva speso una barca di soldi, l'aveva comprata ed era caduto due settimane dopo. Aveva avuto paura e me la aveva ceduta per un prezzo irrisorio rispetto al valore. Poi in quel 1994 avevo preso la stessa moto, ma di cilindrata 750 cc, erano identiche a prima vista, ma la la 900 aveva caratteristiche molto più fuoristradali, derivava direttamente dalla moto che Edi Orioli aveva portato alla vittoria della Paris Dakar nel 1990, era più potente ma la 750 era più adatta ai viaggi, era nuova di pacca ed era la prima moto ad avere il catalizzatore allo scarico. Sempre nel 1994 avevo preso la prima KTM della mia vita, una 250 SX da cross (ora definite MX) per le gare in pista da fuoristrada e per i mie monti.
Avevo deciso di fare quel viaggio con la Cagiva 750 Elefant Lucky Exporer, se non altro per vedere le differenze dalla mitica 900 Dakariana.
Paolo Serafini , il mio amico pesarese, lavorava come Consulente Commercialista, aveva all'epoca una Honda 750 Africa Twin, era una buona moto, non aveva ne la potenza ne il fascino delle italianissime Cagiva, entrambe con motore Ducati, ma aveva sempre fatto buoni risultati alla Paris Dakar, se non altro fino a che era arrivata la Cagiva, che aveva fatto incazzare tutti i francesi vincendo una gara francese con quattro moto italiane, tre piloti Italiani e uno spagnolo.
Quella sera Paolo la aveva portata da me, soffriva di una strana malattia che noi motociclisti definiamo Guastofobia, e aveva una gran paura che si rompesse durante il viaggio. Effettivamente aveva quasi 100000 km, non era recentissima, Paolo esagerava, la moto andava bene, ma gli avevo promesso che l'avrei controllata a fondo, si era fatto prestare un furgone e la aveva portata nel mio garage, avrebbe dormito a casa mia e l'avrei accompagnato a Pesaro l'indomani mattina. Saremmo Partiti il Lunedì successivo e aveva già con se tutti i bagagli. Sembrava che dovessimo stare via due mesi in pieno deserto da quello che si era portato dietro.
Non ero particolarmente esperto delle Honda, ma avevo notato da tempo che la Africa Twin di Paolo aveva il gruppo di catenari relativamente consumato, probabilmente non era ancora tempo di sostituirlo, ma per sicurezza lo avevo fatto acquistare da Paolo nella concessionaria Honda di Pesaro e quella sera avevo messo la mi moto sul banco da manutenzione per moto (progettato e realizzato da me) e lo stavo sostituendo. La sera successiva avrei sostituito tutti gli oli e i liquidi, praticamente una specie di tagliando.
Avevo il cellulare nel taschino e alle 22.30 cominciò a squillare. Il prefisso era 0541, quello della zona di Rimini, ma non lo avevo in memoria e non avevo idea di chi potesse essere.
Aprii la comunicazione con un “Pronto?”, non avevo idea di chi potesse essere ma quando sentii “Ciao Lele, o devo chiamarti “Ingegner Mazzocchetti?” mi resi immediatamente conto che era Kay. Sapevo che mi avrebbe chiamato ma non immaginavo che lo avrebbe fatto così presto.
La mappa del Viaggio, roba semplice, o almeno così sembrava.
Mappa Generale Viaggio
2° Giorno - Gole del Verdon, Francia – Digione, Francia - Km. 547
4° Giorno - Offenburg, Germania - Pfoezheim, Germania - Km. 170 - Foresta Nera
1° Giorno - Montecopiolo, Italia - Gole del Verdon, Francia - Km. 802
3° - Digione, Francia - Offenburg, Germania - Km. 330
5° Giorno - Pfoezheim, Germania - Dresda Repubblica Checa - Asse II Miniera Germania - Km. 948
7° Giorno - Amsterdam Paesi Bassi - Calais Francia - Le Mans Francia - Km. 788
6° Giorno - Asse II Miniera Germania - Amsterdam Olanda - Km. 539
8° Giorno - Le Mans Francia - Arcachon Francia - Km. 533
10° Giorno - Arcachon Francia - Sestriere Italia - Km. 563
9° Giorno - Arcachon Francia - Sestriere Italia - Km. 563